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Buona lettura!


domenica 27 giugno 2010

Un sogno ricorrente

Laura aveva un sogno ricorrente. Sognava di trovarsi in un posto sconosciuto, una specie di locale notturno. Un posto caldo, affollato. Sentiva delle voci di stranieri. Nel sogno, Laura non poteva muoversi, non sapeva perchè. Mani di sconosciuti l'accarezzavano, ma lei non poteva vederli. Le sue gambe erano aperte, vergognosamente aperte, ma lei non poteva chiuderle. Dita sconosciute percorrevano il suo corpo. Il suo sesso si bagnava. Vergognosamente. Dita frugavano all'interno del suo sesso, vibravano dentro di lei, la facevano godere.

Poi Laura si svegliava, col sesso bagnato. Vergognosamente bagnato. Laura sapeva di godere molto durante quei sogni. Ma erano solo dei sogni. Laura si svegliava, si lavava, tornava alla sua vita di tutti i giorni.

Una notte, il sogno ritornò, più piacevole del solito. Per la prima volta, Laura vide il viso di uno degli sconosciuti che accarezzavano il suo corpo. Era un uomo bello, muscoloso, che parlava in una lingua straniera. L'uomo le accarezzò a lungo i capezzoli, facendoli indurire, poi glieli strinse forte. Quando le dita dell'uomo entrarono nel suo sesso già bagnato, Laura godette subito.

Laura capì perchè, nel sogno, era costretta a tenere le gambe vergognosamente aperte: era stata legata. Ora sentiva la ruvidezza delle corde sulla sua pelle. Laura capì che questa volta non era un sogno. Si trovava in una specie di locale notturno, legata carponi su di un palcoscenico, con le gambe divaricate, il sesso esposto. Sentiva i clienti del locale ridacchiare. Lei avrebbe voluto morire per la vergogna.

Laura sentì le mani dell'uomo sul palcoscenico che le apriva le natiche, per mettere in evidenza il suo sesso, ed anche l'apertura più piccola. Sembrava che quell'uomo fosse una specie di imbonitore, che la stava mettendo in vendita. Laura cercava di divincolarsi, di richiudere le sue natiche. Ma l'uomo era troppo forte, lei era legata: lottare era inutile. Ad un certo punto, l'uomo appoggio' sul sesso di Laura una specie di vibratore, e lo mosse con perizia, fino a farla mugolare di piacere. Laura, rossa di vergogna e di eccitazione, sentiva i succhi del suo sesso colare lentamente tra le cosce.

Poi un altro uomo salì sul palcoscenico. Laura stava quasi per gridare. Ma l'uomo estrasse il suo sesso, già duro, e lo infilò tutto dentro la sua bocca, come un bavaglio. Il sesso entrò dentro di lei, fino a toglierle il respiro, fino a che le sue labbra non si chiusero sui testicoli, e i testicoli non le sfiorarono i seni. Le mani dell'uomo premevano con forza sulla nuca di Laura. L'uomo sfogava il suo piacere nella bocca di Laura, con movimenti lenti e ritmici, con calma, con forza, quasi soffocandola.

Dietro di lei, Laura sentì le dita di un uomo che violavano la sua apertura più stretta, la forzavano. Poi sentì il cazzo dell'uomo premere forte sul suo ano. L'uomo la violò con forza, facendole male. Laura provò a divincolarsi, a lottare, a resistere. Cercò di gridare, mentre il cazzo dell'altro uomo nella sua bocca soffocava le sue grida. L'uomo dietro di lei la penetrò con ancora più forza, aprendola letteralmente. Fu allora che Laura ebbe un secondo orgasmo. Cercò ancora di divincolarsi, ma non poteva dissimulare a sè stessa il suo piacere, che raggiunse un nuovo culmine quando sentì lo sperma dell'uomo sgorgare copioso dentro di sè. Ora il sesso dell'uomo che le riempiva la bocca, come un bavaglio, dissimulava i suoi gemiti di piacere.

Quando il primo uomo che aveva goduto nella sua bocca si tirò indietro lentamente, Laura vide che ce n'era un altro, col sesso già duro fuori dai pantaloni, che aspettava.

Fili di sperma e di saliva colavano dalla bocca di Laura. Il suo ano era ancora un pò aperto, quasi in attesa di essere ancora riempito. Ne colava un filo di sperma, che si mescolava ai succhi del suo sesso, scendendo tra le gambe. Quando sentì la punta di un nuovo fallo premere sul suo ano, ora facile da violare, umido e accogliente, Laura, ebbe un brivido di piacere, che cercò di dissimulare. E restò in attesa, tremando.


Pulizie di casa

Per le pulizie del mio appartamento mi rivolgo ormai da anni a un'agenzia specializzata, una delle migliori del settore.

All'inizio, prima di scegliere la ragazza giusta per le pulizie di casa, pretendevo di vederne le foto, e poi di incontrarla personalmente. Per me era importante verificare personalmente l'efficienza, la precisione e la docilità delle ragazze. Prima di sceglierle, spesso sottoponevo le ragazze a una rigorosa ispezione fisica.

L'agenzia che reclutava le ragazze disponeva di appositi locali, molto accoglienti, per questo tipo di ispezioni. Qui, le candidate si facevano trovare nude, a quattro zampe, con le natiche larghe e ben esposte, su dei tavoli bassi. Di solito, mi limitavo a controllare che il sesso e l'ano fossero permettamente rasati, sfiorandoli con le dita. A volte, verificavo la docilità delle ragazze, infilando un dito bagnato di saliva nel loro ano. Dovevano aprirsi docilmente, lasciar entrare il mio dito, lasciarlo scorrere con facilità, e poi succhiarlo con dedizione, quando lo estraevo e lo infilavo nella loro bocca per ripulirlo.

Ormai l'agenzia ha capito esattamente il tipo delle mie esigenze, e non controllo più le ragazze prima di farle venire a casa. Ieri mattina é arrivata l'ultima. Era una giapponese. La sua divisa era perfetta. Dopo esser entrata, si è messa carponi, con la gonna sollevata e le natiche ben aperte. E' rimasta così, guardandomi con sottomissione, in attesa di ordini. E' perfetta. Io stesso non avrei potuto scegliere di meglio.






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